Nelda
Nelda nasce praticamente all’interno del reparto del Burlo
È dove si ritaglia un ruolo decisivo anche per il suo futuro.
Ha una buona autonomia e ciò le consente di avere il privilegio di lavorare, gratis certo, ma almeno le infermiere gentili del reparto la ripagano spontaneamente con un caffè in compagnia, due chiacchiere e magari può coricarsi un po’ più tardi degli altri.
Per lei l’ingresso in una vera casa assieme ai due compagni di avventura, significherà ricevere affetto e attenzione al netto del pensiero di doverlo conquistare, poter scegliere e fare acquisti, prendersi cura di sé e dei propri spazi personali nell’intimità domestica, prendere l’autobus da sola e andare a trovare le sorelle.
Dovrà adattarsi a costruirsi un nuovo ruolo, rinunciare allo “status” acquisito in ospedale ma, grazie agli operatori del CEST imparerà a cedere spazi, a condividere, a esprimere le proprie preferenze con meno timore.
Crescerà, acquisendo una maggior consapevolezza di sé e degli altri, rimanendo comunque un punto di riferimento all’interno del piccolo gruppo, anche per tanti operatori: se non ricordi dov’è una pentola, una limetta per le unghie, una coperta, chiedi a Nelda!