Mad Lab, 3 giornate sulla rigenerazione urbana
Il laboratorio di innovazione sociale è stato ospitato negli spazi del CEST in via del Veltro
Tra il 19 e il 21 maggio si è svolto il laboratorio urbano Mad Lab, dedicato alle idee per la riqualificazione del rione della Maddalena, dove il CEST è presente da oltre 30 anni con una comunità di famiglia e un centro diurno. E proprio gli spazi del CEST hanno fatto da cornice agli interventi dei numerosi esperti intervenuti nella tre giorni organizzata nell’ambito dell’azione del comitato Maddalena Vive. La rigenerazione urbana è diventata una priorità per molte città in tutto il mondo, soprattutto quando si tratta di rioni e periferie. Queste aree spesso soffrono di una serie di sfide, come l'obsolescenza delle infrastrutture, il degrado del tessuto urbano, la mancanza di servizi e opportunità economiche limitate. L’obiettivo del laboratorio urbano è quello di intraprendere un processo di trasformazione che mira a migliorare la qualità della vita dei residenti e a creare comunità più sostenibili e inclusive. Sono stati tre giorni di coinvolgimento e partecipazione attiva: Il laboratorio è stata infatti un'opportunità per coinvolgere attivamente i residenti, le organizzazioni locali, gli esperti del settore e le istituzioni governative nel processo decisionale. Attraverso il dialogo e la collaborazione, si è creato un senso di proprietà condivisa per sviluppare soluzioni che rispondano alle esigenze specifiche delle comunità coinvolte.
Nella prima giornata hanno animato la discussione le relazioni sui casi di rigenerazione urbana di Capodistria-Koper e Zagabria-Zagreb, oltre ai panel dedicati alla gestione partecipata dei beni comuni, con particolare riferimento al tema del bilancio partecipato, prima dell’esplorazione urbana serale nei Giardini Pincherle. Nella seconda giornata, che è iniziata con l’esplorazione urbana in Villa Sartorio, gli ospiti sono intervenuti portando i casi di Caserta (Villa Giaquinto), Teramo (mercato comunale) e Barcellona (“città porto”). La domenica è stata infine dedicata ai laboratori partecipativi e alla restituzione finale. Il CEST ha partecipato non solo mettendo a disposizione gli spazi, ma come soggetto attivo nel rione da decenni, che ha l’obiettivo di partecipare attivamente ai processi di rigenerazione urbana che potrebbero interessare l’area nei prossimi anni.
Pubblicato il 14/7/2023